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Bitcoin: il prezzo aumenterà nel 2023, ma sarebbe bene fare attenzione a ciò che si desidera

A seconda di chi si ascolta, il prezzo del Bitcoin crollerà a $ 3.500 o esploderà a $ 1 milione nell'anno a venire. Le motivazioni a sostegno delle tesi degli uni e degli altri.

 

In questi giorni, a seconda di chi si ascolta, nell’anno a venire il prezzo del Bitcoin crollerà a 3.500 $ o esploderà a 1 milione. Quali sono le ragioni a sostegno delle tesi degli uni e degli altri?

L’altalena del prezzo del Bitcoin

Lasciando perdere ogni commento sul fallimento di FTX, destinato a diventare una Lehman digitale, e parlando solo del prezzo del Bitcoin, la comunità sembra essere divisa sul fatto che il valore del token aumenterà o crollerà nell’anno a venire. La maggior parte degli analisti – oltre che degli indicatori tecnici – suggerisce che il BTC potrebbe raggiungere un livello minimo compreso tra $ 12.000 e $ 16.000 nei mesi a venire.

Questo in conseguenza di un contesto macroeconomico volatile, prezzi delle azioni, inflazione, dati della Federal Reserve e (almeno secondo Elon Musk) una possibile recessione che potrebbe durare fino al 2024. Un pacchetto di variabili – per la maggior parte indipendenti – decisamente complicato (e richioso) da valutare nel suo insieme.

D’altra parte, influencer, massimalisti di BTC e una serie di altri fanatical “shills” sostengono che il prezzo del bitcoin potrebbe invece salire alle stelle fino a $ 80.000 e oltre (per non parlare delle previsioni al 2030, che lo vedono attestarsi tra i 200K ed i 450K).

Ebbene, ci sono prove a sostegno di entrambe le ipotesi. Il problema però è che potrebbero riferirsi a differenti orizzonti temporali. È probabile che BTC diminuisca drasticamente nei mesi a venire per poi aumentare tra la metà e la fine del 2023.

Il caso di un aumento del prezzo del BTC nel 2023

Le corse rialziste di Bitcoin coincidono storicamente con il ciclo di mercato quadriennale, che include accumulo (acquisto), trend rialzista, distribuzione (vendita) e anche trend ribassista. In genere ci aspetteremmo che la parte di accumulazione per questo processo inizi nel 2023, anche se alcuni ritengono che potrebbe essere ritardata fino al 2024 .

Tuttavia, è probabile che vedremo un aumento delle valutazioni intorno a metà del prossimo anno e ci sono prove a sostegno di questa idea. Secondo Kevin Svenson, dovremmo assistere all’avvio di un mercato rialzista già intorno ad aprile, al termine di 80 settimane di ribassi. Qui il suo grafico.

La natura deflazionistica di Bitcoin, attraverso i suoi eventi di dimezzamento, incoraggia anche questi aumenti di prezzo del Bitcoin nel tempo. (Il dimezzamento comporta un drastico taglio della ricompensa per i miners e il prossimo è previsto per aprile 2024.) Nonostante le turbolenze del mercato, la natura deflazionistica di Bitcoin si traduce in un apprezzamento del prezzo del Bitcoin per gli investitori a lungo termine.

Ma fate attenzione ai clamori. Influencer e mercati sono ben consapevoli che l’avidità porta a vendere fumo. Pronostici come quelli per cui Ether aumenterà di 10 volte nel 2023 andrebbero visti con scetticismo. Ed è molto improbabile che il prezzo del Bitcoin raggiunga $ 100.000 o anche solo si avvicini a questa quota, nonostante tali affermazioni.

 

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Stime pessimistiche vedono BTC scendere a $ 3.500

Altri esperti indicano che non vedremo un’impennata a breve e nemmeno nel 2023. Gareth Soloway di InTheMoneyStocks ha indicato che esiste anche una – seppure piccola – possibilità che il prezzo del Bitcoin possa precipitare addirittura a $ 3.500. Dice infatti:

Penso che nel breve termine vedremo un piccolo rimbalzo, poi un’ondata ribassista tra $ 12.000 e $ 13.000, quindi la possibilità di scendere a $ 10.000 se non a $ 8.000 a seguito di forti vendite. Forse – nel peggiore dei casi – $ 3.500, sebbene con una percentuale previsionale molto piccola. Sarebbe l’equivalente del crollo di Amazon.com nell’era delle dot com. 

Se il prezzo del Bitcoin scende a $ 12.000 o meno, potrebbe non essere più redditizio per i miners gestire l’ecosistema. Ciò significherebbe che le transazioni non verrebbero più elaborate, un problema che potrebbe addirittura paralizzare l’intero settore basato sulla proof-of-work.

Ricordiamo inoltre che non abbiamo finora visto alcuna forte correlazione tra prezzi delle criptovalute e loro adozione di massa, il che non è un modello di riferimento beneaugurante. I prezzi delle criptovalute sono stati una funzione di quanto denaro – attraverso contratti derivati ​​e altri strumenti finanziari – gli investitori (principalmente balene e istituzioni) indirizzano verso determinati asset.

Tempi che cambiano ma sentimento rialzista

Ci sono ancora altre preoccupazioni da affrontare riguardo ai cicli dei prezzi di BTC. Alcuni suggeriscono che i cicli di quattro anni potrebbero non essere più applicabili per vari motivi. Il primo è che BTC non è l’unico kid on the block, per dirla gergalmente, a differenza dei cicli precedenti.

È in competizione con una serie di criptovalute che sono superiori sotto molti aspetti, insieme a finanza decentralizzata (DeFi), GameFi, token non fungibili (NFT), organizzazioni autonome decentralizzate (DAO), startup Web3 e una serie di meccanismi di investimento molto più redditizi. Essere coinvolti in Web3 e DeFi richiede l’acquisto di ETH, non di BTC. Molti presumono quindi che poiché le persone saranno “più interessate alla DeFi“, anche BTC aumenterà, ma questo è infondato.

Tuttavia, BTC resta ancora una delle prime divise istituzionali nel mondo delle criptovalute e tutto sommato, è probabile che il suo prezzo – come detto – inizi a crescere dalla seconda metà del 2023. Pur continuando ad assistere – per ora – ad un suo progressivo calo.

 

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Il mercato non crescerà presto

Il 18 ottobre di quest’anno, più di 38.000 BTC per un valore di 750 milioni di dollari sono stati rimossi dagli scambi di criptovalute per essere portati su portafogli privati, un segno che le balene stanno accumulando e immagazzinando per periodi di volatilità. I movimenti fuori dagli scambi sono generalmente interpretati come indicatori rialzisti. Robert Kiyosaki, autore di Padre ricco padre povero, è anch’egli rialzista sul BTC per via dell’interesse mostrato dalle istituzioni e dai piani pensionistici. Come lui stesso ha twittato il 7 ottobre:

Perché comprare oro, argento, Bitcoin? Per la Bank of England significa acquistare più GSBC. Le pensioni sono quasi crollate e le banche centrali non possono aggiustare l’inflazione. I fondi pensione che investono da sempre in G&S ora stanno investendo in Bitcoin. Sanno che i dollari falsi, le azioni e le obbligazioni sono fin troppo ‘allegre’ attualmente.

Un’impennata di BTC da “fine del mondo”?

La cosa ironica per i fan di BTC è che credono che un crash dei sistemi esistenti e del dollaro statunitense (in particolare) sarebbe vantaggioso per Bitcoin e per la più ampia comunità “decentralizzata”. Affermano che un crollo dei governi richiederà un nuovo sistema finanziario, con Bitcoin a quel punto perfettamente allineato in un centro di equilibrio ideale.

L’idea è che ci sia una tendenza nettamente invesa tra crollo dell’infrastruttura fiat e aumento del prezzo del Bitcoin, in cui più volatilità equivale a maggiori aumenti di prezzo. Quando il mondo tradizionale andrà in crash, la comunità decentralizzata semplicemente “riempirà il vuoto“.

Ma un crollo del petrodollaro USA comporterebbe un aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia. Ciò creerebbe anche un ecosistema Bitcoin potenzialmente insostenibile a causa dei problemi di mining. È proprio questo, infatti, l’aspetto che Ethereum ha affrontato con il suo Merge di settembre, che ha rimosso i miners dall’equazione generando una riduzione del 99,99% della sua impronta di carbonio.

Un completo collasso significherebbe anche che le valutazioni sul dollaro USA non avrebbero più nemmeno senso. Se si verificasse l’iperinflazione, quale valore avrebbe un milione di dollari in BTC se non servisse per comprare una pagnotta?

La volatilità è di solito amica di Bitcoin, ma solo fino a un certo punto. Ecco perché, i massimalisti di Bitcoin dovrebbero stare attenti a ciò che desiderano: soddisfare i loro desideri potrebbe significare un disastro per l’USD, ma immediatamente dopo anche per Bitcoin.

Nota bene: questo post è a scopo informativo generale e non è inteso e non deve essere considerato un consiglio legale o di investimento.