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Google ha come obiettivo primario quello di mostrare ai propri utenti ciò che stanno realmente cercando. EAT è il suo strumento fondamentale per indirizzare i parametri della qualità della ricerca, per combattere cioè l’interminabile battaglia tra contenuti buoni e cattivi.
Il concetto è di per sé molto semplice, eppure il compito è estremamente arduo. Basti pensare alla quantità di informazioni presenti online sui più disparati argomenti (soprattutto sui vari search intent) per trovarsi già spaesati. La disinformazione abbonda mentre appare imprescindibile la fruizione di contenuti affidabili.
Google si sta quindi impegnando ad addestrare sempre meglio i propri sistemi nel riconoscere e premiare contenuti di reale qualità, scritti da esperti e comprovatamente fattuali. È qui che Google introduce il progetto EAT all’interno delle proprie linee guida, definendo il paradigma EAT come uno dei sistemi, probabilmente il principale, con cui algoritmi e quality rater valutano e decretano lo spessore di un sito web.
Secondo dati recenti, sono quasi 2 miliardi nel mondo i siti presenti su Internet, ma di questi solo meno di 200 milioni sono quelli effettivamente attivi. Questa sproporzione rende immediatamente chiaro come la semplice realizzazione di un sito web non basti: mettere online il proprio business non significa ottenere immediatamente visibilità. La presenza in rete si costruisce nel tempo, in maniera strategica e pianificata, perché ci sono dei tempi tecnici con cui i motori di ricerca indicizzano e posizionano i siti, basandosi su parametri in continuo aggiornamento che in maniera costante ridisegnano la SERP.
A livello generale si potrebbe dire che ciò a cui punta Google, il motore di ricerca più usato al mondo, è la qualità. Ed è per questo che nel 2015 ha lanciato, migliorandolo costantemente, EAT, il paradigma che valuta la qualità delle pagine web in modo da restituire risultati di ricerca validi, pertinenti e apprezzati.
Competenza, autorevolezza e affidabilità sono attualmente i benchmark nelle linee guida per i valutatori della qualità della ricerca di Google. Questi segnali fondamentali aiutano Google a valutare e giudicare un contenuto online. La Quality Rater Guide rappresenta il modo in cui Google vuole che i suoi algoritmi funzionino. Ben Gomes, vicepresidente della ricerca di Google, ha dichiarato in un’intervista alla CNBC: “Puoi visualizzare le linee guida del valutatore come ‘dove vogliamo che vada l’algoritmo di ricerca’. Non ti dicono come l’algoritmo classifica i risultati, ma fondamentalmente mostrano cosa dovrebbe fare l’algoritmo“.
Naturalmente, EAT non viene utilizzato allo stesso modo per ogni query di ricerca disponibile. EAT è particolarmente importante per i contenuti web che descrivono cose che possono avere un impatto significativo sulla vita dei visitatori. Sono i cosiddetti siti YMYL.
YMYL sta per Your Money or Your Life. Queste pagine presentano contenuti che, letteralmente, possono costarti la vita. Pagine cioè che possono influire sul benessere, sulla salute, sulla situazione finanziaria o sulla sicurezza dei visitatori. Questo è un range piuttosto ampio e ricomprende un sacco di siti. Per capirci, anche accettare carte di credito per un acquisto online rende il tuo sito un YMYL.
Ecco alcuni degli esempi di come Google né valuta l’incidenza sull’YMYL:
Il motivo per cui Google identifica questi siti come YMYL è che necessitano di controlli più approfonditi. Poiché il contenuto di questi tipi di siti può avere un impatto importante, deve essere valutato con particolare attenzione. Nell’era delle fake news e della disinformazione, è sempre più difficile trovare, giudicare criticamente e fidarsi dei contenuti online.
Per farlo Google si è avvalso e utilizza tuttora vari segnali per determinare l’affidabilità di un sito. Dispone inoltre di sistemi per giudicare la competenza e l’autorevolezza dei cosiddetti esperti. Insieme, questi segnali aiutano Google a capire meglio quali siti classificare e quali nascondere.
Come detto prima, E.A.T. sta per Competenza (Expertise), Autorevolezza (Authoritativeness) e Affidabilità (Trustworthiness). Questi sono tutti fattori interconnessi e vengono utilizzati per valutare le prestazioni di un sito. I siti con un buon EAT possono apparire in ogni settore, cioè non limitarsi ai siti YMYL.
Quanto sono esperti coloro i quali hanno scritto l’articolo che stai leggendo? Puoi sapere qualcosa di più su di loro? Sono esperti rinomati e hanno vinto dei premi? Hanno studiato in università prestigiose? Quell’articolo sui mutui è scritto da un consulente finanziario esperto, specializzato nel finanziamento di proprietà immobiliari, o l’ha scritto un marketer di contenuti per ottenere collegamenti?
Per molti argomenti, queste sono discriminanti importanti. Rispetto ai contenuti YMYL, l’esperienza conta. Le persone che lo leggono devono sapere che possono fidarsi dell’esperienza della persona che lo ha scritto.
Il contenuto web deve fornire la risposta giusta al search intent dell’utente, e quindi deve essere scritto in modo chiaro e corretto. La valutazione della competenza dipende dalla capacità del sito web di rispondere alle domande degli utenti in maniera valida e appropriata.
Mentre cerca di determinare l’autorevolezza, Google tiene conto dell’autore, del contenuto e del sito web stesso. Un sito autorevole è un sito certificato, presente da anni sul web con contenuti validi e corretti: quanta autorità puoi vantare e quanta il tuo sito? Parliamo di chi sei, chi rappresenti e della tua reputazione. Il tuo sito è un punto di riferimento sull’argomento? Esperti famosi si collegano o menzionano i tuoi contenuti? È stato utilizzato nella ricerca? Hai qualche recensione da parte di altri esperti? Wikipedia ha linkato o menzionato i tuoi contenuti? Hai una tua pagina su Wikipedia? Citazioni e backlink accrescono l’Authoritativeness del sito, rendendolo autorevole e valido agli occhi di Google e, di conseguenza, per l’utente.
Per affidabilità, Google tiene conto anche dell’autore, del contenuto e del sito web. Google utilizza molti segnali per determinare l’affidabilità del tuo sito. L’Affidabilità è la valutazione del grado di fiducia che Google, e quindi l’utente, ripone sul sito web. Questo potrebbe essere semplice quanto l’affidabilità tecnica: ha una connessione SSL, ha segnali più astratti come discussioni online sulla tua attività o su come rispondi alle recensioni online? Perché le persone dovrebbero rischiare commettere errori fidandosi del tuo sito? La tua azienda è affidabile? Se l’autorevolezza fa più riferimento alla quantità di citazioni e link che testimoniano la bontà di un sito, la Trustworthiness cioè l’affidabilità è un parametro maggiormente qualitativo, che tiene conto di link e menzioni provenienti da siti specifici e verticali su un determinato argomento. L’obiettivo è fornire agli utenti contenuti di cui possano fidarsi e quindi il sito deve essere ritenuto affidabile.
Ci sono state molte discussioni sul fatto che EAT sia un fattore di ranking, ma non lo è. Non è qualcosa su cui puoi puntare direttamente attenzione ed investimenti; devi fare altro per incrementarlo e mantenerlo. EAT è un paradigma di valutazione.
Una strategia SEO completa che migliori il posizionamento web dovrà tenere conto di questo paradigma e agire per rispettarlo. Il che significa compiere un’azione coordinata e sinergica che comprenda ottimizzazione on site e, come visto, ottimizzazione off page.
Lavorare sul tuo EAT va fatto perché si sta lavorando per migliorare esperienza, autorevolezza e affidabilità agli occhi dei clienti. Ed è quello che ogni azienda dovrebbe fare. Un sito veloce e altamente performante, con contenuti scritti in ottica SEO copywriting e allo stesso tempo indirizzati al lettore, è fondamentale per posizionarsi correttamente sul web. Allo stesso tempo, la struttura del sito deve essere funzionante e snella, con una link building interna completa e senza errori, nonché aspetti tecnici sempre aggiornati e curati.
Consulta le linee guida per i valutatori della qualità di Google per vedere cosa cercano nei risultati di ricerca. Ricorda che non è una descrizione di come funziona l’algoritmo, quindi non è necessario esserne ossessionati. Semplicemente, crea il miglior sito possibile. Assicurati che i tuoi contenuti siano di prim’ordine e supportati da esperti, se necessario. In particolare, con la SEO off page si andrà ad aumentare la notorietà del sito e allo stesso tempo se ne accresceranno autorevolezza e affidabilità. In questo modo si stabilirà un circolo virtuoso per cui il sito verrà sempre più menzionato e preso come punto di riferimento, perché ritenuto di alta qualità e pertinente con le ricerche degli utenti.
Come avrai capito, EAT è un argomento astratto e non ci sono guide su cosa dovresti fare per aumentare le tue performance. Non è come se fosse un pezzo separato dell’algoritmo generale (MUM), con diverse impostazioni che puoi hiostrarti. È semplicemente una serie di segnali che aiutano Google a controllare te, i tuoi contenuti e la tua attività sul web.
Per migliorare i parametri EAT del proprio sito la parola d’ordine è, ancora una volta, qualità. Il sito web dovrà essere ricco di contenuti qualitativi, facilmente leggibili e navigabili. Questo significa che dovranno essere scritti sì in ottica SEO ma sempre tenendo presente l’utente finale, ovvero orientati al lettore umano. I contenuti, inoltre, dovranno essere inseriti all’interno di un sito funzionante e veloce, responsive o ancora meglio mobile first, che abbia compiuto tutti gli aggiornamenti sui Core Web Vitals e garantisca una navigazione sicura.
Non tutti i siti devono preoccuparsi di EAT, ma se hai un sito YMYL, ci sono parecchie cose che possono essere fatte per migliorarlo. Tuttavia, i risultati di questi miglioramenti non sono scolpiti nella pietra, frutto di un meccanismo per cui ad un’azione corrisponde una reazione. Se vuoi davvero essere visto come un esperto, devi lavorare e sperimentare a lungo: lentamente ma costantemente, ci arriverai.
Ecco quindi alcune delle cose che puoi fare per migliorare i segnali EAT, a seconda del tipo di contenuto che hai:
E così via… In breve, pratica la SEO olistica e costruisci un business migliore, più affidabile e rispettato.
Una parte del miglioramento del tuo EAT è descrivere il tuo sito nel dettaglio per i motori di ricerca. I dati strutturati di Schema.org sono di grande aiuto in questo ed è una parte essenziale della SEO, indipendentemente dal fatto che tu stia lavorando sul tuo EAT o meno. In questo modo, puoi consolidare ciò che Google sa di te in un modo che ha senso per un motore di ricerca.
In questo articolo, ti sei fatto un’idea su un termine che potresti aver sentito prima in merito alla SEO: EAT. Competenza, affidabilità e autorevolezza sono termini chiave per identificare la tua qualità, quella dei tuoi contenuti e della tua attività. È un concetto interessante che ti dà un’idea di ciò che è importante per Google per comprendere la qualità e l’esperienza.
Sebbene sia facile dimenticare che non lo stai facendo per Google, il tuo cliente merita quei contenuti così come servizi di alta qualità. Migliora quelli!
E non è tutto qui, del 2015 Google ha iniziato anche a classificare le SERP (la pagine dei risultati del motore di ricerca) in base alle metriche dei “soggetti” esplicitandone alcune:
Ne riparleremo più avanti.